Corrado Stajano
Il Sovversivo. Vita e morte dell’anarchico Serantini
con le illustrazioni di Costantino Nivola
Presentazione del libro con letture di Giuseppe Cederna e musiche di Carlo Spiga Makika
Museo Nivola
12 aprile 2019 h 18
In collaborazione con la casa editrice Il Saggiatore.
Il Museo Nivola è lieto di presentare la nuova edizione de Il Sovversivo di Corrado Stajano, pubblicata da Il Saggiatore oltre quarant’anni dopo la prima uscita del libro.
Il volume, ormai introvabile e di tragica attualità, racconta la storia dell’anarchico Franco Serantini, nato a Cagliari nel 1951 e ucciso a Pisa all’età di vent’anni, in seguito a un pestaggio avvenuto durante una manifestazione politica. Secondo alcune testimonianze, pur non avendo commesso alcun reato, il 5 maggio 1972 Serantini venne accerchiato e picchiato violentemente da un gruppo di poliziotti. Morì due giorni dopo in carcere, senza che gli venisse prestato alcun soccorso. In questa puntuale e struggente inchiesta Corrado Stajano ripercorre la vita e la morte del giovane, ricostruendo i fatti e riflettendo sulla questione della giustizia e del potere nel nostro Paese.
Nivola, sardo come Serantini, con la sua stessa passione umana e politica (in gioventù ne aveva condiviso le simpatie anarchiche), vide il libro a Roma in casa dello scrittore Antonio Cederna.
Si incuriosì, se lo fece prestare, e riempì gli spazi bianchi delle pagine – margini e fogli prima dell’inizio dei capitoli – con disegni che ne illustravano il testo e che vengono ora proposti al pubblico in questa nuova edizione.
Dai disegni traspare il coinvolgimento emotivo dell’artista, che negli stessi anni dedicava un altro ciclo di opere grafiche e pittoriche a un altro anarchico sardo, Michele Schirru, fucilato nel 1931 per aver tentato di uccidere Mussolini. Nivola si identificava nella figura di Schirru così come, probabilmente, dovette in qualche misura identificarsi con quella di Serantini.
In occasione della presentazione della nuova edizione de Il Sovversivo, il Museo Nivola ha il piacere di ospitare l’attore Giuseppe Cederna che, accompagnato dal musicista Carlo Spiga Makika, leggerà alcuni passi del libro.
Corrado Stajano
Scrittore e giornalista, scrive sul Corriere della Sera dal 1987. Ha lavorato per la Rai come autore di documentari di argomento politico e culturale. Ha pubblicato Il sovversivo (1975), Africo (1979), L’Italia nichilista (1982-1992), Un eroe borghese (1991), Il disordine (1993), Promemoria (1997, Premio Viareggio), Patrie smarrite (2001), Maestri e Infedeli (2008), La città degli untori (2009, Premio Ba- gutta), La stanza dei fantasmi (2013), Destini (2014, Premio Volponi alla carriera). Nel 2015 Il Saggiatore ha riproposto Africo, con uno scritto inedito, nel 2016 Un eroe borghese, con un testo di Cesare Garboli. Nel 2017 ha pubblicato Eredità (Premio Nuto Revelli) e nel 2018 Patrie smarrite, con una postfazione di Paolo Di Stefano.
Giuseppe Cederna
Attore di cinema e teatro. Inizia la sua carriera come attore teatrale e nel 1977 fonda la Compagnia Anfeclown, dove si metterà in luce per una comicità surreale e principalmente fisica. Collabora con il Teatro dell’Elfo in “Sogno di Una Notte d’Estate”, regia G. Salvatores, poi è la volta di “Amadeus” di P. Shaffer con regia di M. Missiroli, “il Giardino dei Ciliegi” di Cechov, regia di G. Lavia, “La Febbre” di W. Shawn e regia di G. Gallione, “Tacalabala, il racconto del calcio”, regia di G. Gallione, “Il Grande Viaggio” tratto dal suo omonimo libro sul racconto di un pellegrinaggio alle sorgenti del Gange.
Con “Il Viaggiatore Incantato” Giuseppe Cederna continua a raccontare in teatro le sue esperienze e passioni dal viaggio alla poesia ed alla letteratura. Questo inverno ha girato con “L’Ultima Estate dell’Europa”, regia di R. Cara.
Negli Anni Ottanta inizia la sua carriera cinematografica partecipando a vari film tra cui La famiglia di E. Scola, Marrakech Express di G. Salvatores, Italia – Germania 4-3 di Andrea Barzini, Il viaggio di Capitan Fracassa di E. Scola; Mediterraneo di G. Salvatores, Il partigiano Johnny di G. Chiesa, El Alamein di E. Monteleone, Aspettando il sole di A. Panini, Diverso da chi? di U. Carteni, Nine di R. Marshall, Maschi contro femmine di F. Brizzi.
Dalla fine degli anni Novanta si dedica anche alla scrittura: Il grande viaggio, Feltrinelli e Ticino. Le voci del fiume, storie d’acqua e di terra, Excelsior 1881. L’ultimo libro, Piano Americano, esce per Feltrinelli a maggio 2011.
Carlo Spiga Makika
Makika è un progetto di Carlo Spiga, che all’attività di artista visivo affianca quella di musicista.
Dal 2010 Makika ha intrapreso un percorso di ricerca musicale nomade tra le espressioni sonore più arcaiche, come il canto gutturale, la polifonia, le strutture ritmiche circolari e il ballo, le radici più profonde dell’esperienza musicale, alla ricerca di un minimo comune denominatore tra musiche e contesti diversi. Il repertorio di Makika abbraccia diverse tradizioni musicali come quelle della Sardegna, dell’Asia centrale, della Georgia e dell’Africa, includendo repertori moderni e contemporanei, reinterpretati in composizioni acustiche ed elettroacustiche.
Dal 2010 è parte di Cherimus, associazione radicata nella zona del Sulcis, in Sardegna, che opera con l’obiettivo di integrare arte contemporanea e identità locali, partecipando a numerose mostre presso: MACC, Museo d’arte contemporanea di Calasetta, MAN, Museo d’arte della provincia di Nùoro, GAM, Galleria d’arte moderna, Milano, NGBK & Künstlerhaus Bethanien, Berlino, Artissima Lido, Torino, GAMeC, Bergamo, MACRO, Roma, MAXXI, Roma. I progetti di Cherimus si sviluppano a contatto con realtà diverse, in Europa ma anche in Africa, nel 2011 il progetto Chadal, in Senegal, e nel 2014 So Close, in Tunisia. Nel 2015 Cherimus dà l’avvio al progetto Darajart, a Kibera, Nairobi, che nel 2017 prosegue, sempre in Kenya, con Ciak! Kibera. Attualmente è in corso il secondo progetto, CARNIVAL! Nairobi.