a cura di Davide Mariani
Museo Nivola 18 dicembre 2016 / 26 febbraio 2017
L’idea dell’assenza di gerarchie tra le arti, della flessibilità e permeabilità del confine che le separa, è alla base dell’attività del Museo Nivola così come guida la ricerca di Costantino Nivola, artista il cui lavoro si situa al crocevia tra scultura, pittura, architettura, grafica e design.
Coerentemente con questa visione, a chiusura di un anno di programmazione espositiva incentrata – con le rassegne dedicate a Andrea Branzi e a Salvatore Fancello – sul rapporto tra arte e design, il Museo Nivola presenta la prima mostra di Carolina Melis.
Grafica, illustratrice e video-maker, Carolina Melis è una presenza di spicco nello scenario internazionale del graphic design contemporaneo. Il suo stile, al tempo stesso rigoroso e fresco, costruttivo e carico di energia, imperniato su netti contrasti di colore e giochi di negativo/positivo, segna oggi le campagne pubblicitarie di aziende così diverse come BBC e Condé Nast, Vodafone e Sony, Wolkswagen e Vogue.
Al Museo Nivola Melis non si presenta però con tavole pubblicitarie o con illustrazioni, ma con un progetto creato ad hoc, diretto ad esplorare la dimensione narrativa della grafica e la sua capacità di interagire con lo spazio della realtà. “Abbiamo scartato l’idea di una mostra antologica – spiega il curatore Davide Mariani – per puntare su un intervento che riflette sul significato del lavoro del grafico nel momento stesso in cui in una certa misura lo spettacolarizza per comunicarlo al pubblico”.
Nel suggestivo ambiente dell’ex lavatoio al Museo Nivola, reso immersivo dall’ambiente sonoro creato dalle musiche di Stefano Guzzetti, una videoproiezione realizzata per l’occasione da Carolina Melis racconta le peripezie di una serie di oggetti, seguendone le trasformazioni sul filo di un racconto allusivo e fantastico. “I tessuti, la danza, la musica e la natura – osserva Melis – sono fatti di motivi che si ripetono e attraverso le ripetizioni cambiano e crescono.” Sul filo del ritmo creato da queste trasformazioni, le immagini del film di animazione rimbalzano nella realtà in una grande installazione collocata nell’ambiente espositivo. Il rapporto tra i due livelli di percezione, quella mediata dalla proiezione e quella direttamente esperita nello spazio fisico, da un lato produce in chi guarda un atteggiamento riflessivo, dall’altro apre la porta a una serie di associazioni immaginative.
L’ambivalenza tra dimensione estetica e implicazioni pratiche della ricerca grafica è chiamata in causa dal titolo della mostra. Dove cade l’ombra fa riferimento tanto alla particolare cifra stilistica dell’autrice quanto a un’espressione propria del mondo della pubblicità: “dove cade l’ombra” indica infatti la zona di ricaduta della campagna pubblicitaria, la sua capacità di raggiungere il pubblico e provocarne la risposta.
Carolina Melis (Cagliari 1975)
Diplomata al Collegio del Mondo Unito di Duino, studia dapprima danza, quindi animazione e illustrazione alla Central Saint Martins di Londra. Nel 2004 lavora come creativa per MTV Europe e inizia una collaborazione come regista con la Nexus di Londra che durerà sino al 2013. Tra il 2005 e il 2014 lavora per agenzie pubblicitarie quali Saatchi&Saatchi, BBH, TWBA, Fallon, Wieden Kennedy, realizzando progetti per clienti come BBC, SONY, Vodafone, Prada, NSPCC, video musicali per Metronomy, Colleen, Vladislav Delay, Oh No Ono, Four Tet, corti per Discovery Channel e Channel 4. Nel 2008 segue la regia del re-branding del terzo canale della BBC, BBC Three World. Nel 2010 lavora con il canale Logo di MTV New York al reality show The Arrangements. Nel 2011 gira per il marchio francese Chloé il cortometraggio Kaleidoscope. Nel 2012, invitata da Animate Projects, realizza per il National Trust il corto Regarding Gardens, in collaborazione con il poeta Simon Barraclough e con musica di Julia Kent. Nel 2013 si trasferisce a Pechino per lavorare all’art direction e regia della campagna Volkswagen Think Blue, Move As One. In Cina lavora con il prestigioso studio di animazione Pixomondo. In Sardegna realizza per l’ISRE nel 2010 il corto Le fiamme di Nule, che racconta la storia di tre tessitrici. Questa esperienza dà inizio a una collaborazione con alcuni laboratori di tessitura sardi sotto il marchio Mio Karo.
Attualmente lavora principalmente a Dubai e New York come art director per marchi come Erno Laszlo, Mall of the Emirates e altri.
Come illustratrice e designer ha lavorato per riviste quali Vogue, Japan, Ottagono, Elle Japan, Tank e per marchi quali LeSportSac, Ikea, Microsoft. Ha pubblicato due libri di illustrazioni per bambini con la casa editrice Mon Petit Arts, una serie di cartoline e poster con Lagom e Ikea.
Tra i riconoscimenti ottenuti, la nomination per i British Television Craft Awards per Hands – corto commissionato dal Consiglio d’Europa – e un Eurobest per la serie BBC three World. Tra le istituzioni in cui suoi lavori sono stati presentati, ricordiamo il V&A Museum di Londra, il British Film Institute, l’Uppsala Konsert & Kongress e il Palais de Tokyo di Parigi.