Storia di un uomo magro Museo Nivola, 25 aprile ore 18 Storia di un uomo magro racconta le vicende di Vittorio Palmas, contadino sardo e soldato reduce della Seconda Guerra Mondiale. Vittorio è un uomo magro. Magro, ma non troppo magro per imbracciare un fucile e partire per fare la guerra; non troppo magro per lavorare, da schiavo, in una fabbrica tedesca; magro, ma non troppo magro, perché la sua storia finisca nel forno crematorio di un campo di concentramento. Resterà vivo per due chili. Tratto dal romanzo La ghianda è una ciliegia, il racconto di Paolo Floris, frutto del suo incontro con Ascanio Celestini e Giacomo Mameli, riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo diventa, sul palco, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi. La memoria rimane se viene raccontata: così ha fatto Vittorio Palmas, così ha fatto Giacomo Mameli attraverso il suo libro e così ha fatto, tramite il palcoscenico, Paolo Floris.
PAOLO FLORIS Classe 1985, attore, autore, regista. Cresce artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini. Lavora per la compagnia romana Fondamenta Teatro e Teatri con cui si occupa di teatro greco e latino. Interessato all’arte affabulatoria, racconta la storia del nostro Paese partendo dalla ricerca antropologica sul campo. Tra i suoi spettacoli teatrali: Gramsci spiegato a mia figlia.
GIACOMO MAMELI Perdasdefogu 1941, giornalista, scrittore. Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri ( Quattro paesi, un’isola ). Collabora con il Corriere della sera, il Sole 24 ore, la Nuova Sardegna.
LA GHIANDA È UNA CILIEGIA Giacomo Mameli dà voce in queste pagine ai senza-parola, ai “vecchi ragazzi” della seconda guerra mondiale, protagonisti di una epopea tra le più tragiche della nostra storia contemporanea.