Sabato 26 gennaio, a partire dalle ore 21, si terrà al Museo Nivola il concerto di Gianfranco Cossu e Marcello Peghin.
L’evento, gratuito, si inserisce nel nuovo e ricco calendario di attività programmate dal Museo Nivola per il 2019 e marca la vocazione degli spazi del museo e del parco che lo circonda ad accogliere anche iniziative legate ad altri ambiti oltre quello delle arti visive.
Il concerto è composto da canzoni inedite scritte da Gianfranco Cossu che, in occasione del concerto al Museo Nivola, saranno accompagnate dalla chitarra di Marcello Peghin.
I brani, che saranno editi nel prossimo disco di Gianfranco Cossu dal titolo ‘Coi delfini del cielo’, prendono vita in un discorso che parte dalle sue esperienze negli ultimi anni.
Ovvero essere entrato a contatto con la disabilità.
Giocare coi delfini del cielo sintetizza un modo di stare al mondo che non sia oggettivamente comprensibile.
In sostanza è quello delle persone disabili, persone con le quali Gianfranco Cossu è venuto in contatto negli ultimi anni e che lo hanno aiutato a leggere la realtà con prospettive logicamente inspiegabili ma piene di senso e di poesia.
Giocare coi delfini del cielo, è un modo di stare al mondo, una lettura della realtà che ci circonda dal valore profondamente umano.
*** In occasione del concerto sarà possibile accedere agli spazi espositivi del museo e sarà consentita la visita alla mostra temporanea Le Corbusier. Lezioni di modernismo.
Biografia dei musicisti
Gianfranco Cossu
Chitarrista di Sassari, ha la prima esperienza artistica nel 2001 nei Nasodoble, trio allora composto da chitarra flauto e violino. Nel primo cd dei Nasodoble (Bestiario, 2005) è presente sia come autore (Tartaruga, Duru duru della pigiatura) che come chitarrista (Baccanale).
Nel 2006 esce il suo primo personale lavoro discografico (Inquiete Rumorose Finzioni) canzoni interamente scritte e arrangiate dallo stesso autore, per la registrazione delle quali si è avvalso
della collaborazione di musicisti provenienti dalla Sardegna e dalla penisola (https://bit.ly/2FpJPsZ)
Nel 2013 ha registrato un disco di musiche originali con gruppo Ollantaytambo, trio composto da Clarinetti e Sax (P.Carta Mantiglia) e Contrabbasso (N.Capettini) Il gruppo è stato invitato a
partecipare al Festival jazz internazionale ‘Musica sulle Bocche’ 2015. (https://bit.ly/2STx5hg)
In vista della preparazione del prossimo disco intitolato ‘Coi delfini del cielo’, verrà presentata un’anteprima delle nuove canzoni arrangiate per due chitarre e voce, col chitarrista Marcello
Peghin. (https://bit.ly/2TPFlzc)
Marcello Peghin
Coltiva da sempre la passione per il jazz, la musica classica, diplomandosi in chitarra al Conservatorio di Adria e l’improvvisazione libera (nel ‘94 vince con il Tangram trio il concorso internazionale di musica improvvisata a Poitiers in Francia).
Le prime esperienze professionali risalgono agli anni ’80 nell’ambito della musica rock con esibizione in RAI, la televisione nazionale italiana.
Dal 1987 in poi inizia la collaborazione con i musicisti jazz più’ rappresentativi del panorama sardo: Enzo Favata per primo, poi Gavino Murgia, Riccardo Lay, Elena Ledda, Salvatore Maltana e il Marchigiano Daniele di Bonaventura, bandoneonista
di caratura internazionale.
Milita dal 2001 al 2004 nel gruppo della cantante Tuvana Sainko Namtchilak.
Con tutte queste formazioni ha suonato in Festival Jazz internazionali in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio, Romania, Croazia, Russia, Kazakistan, Cina, Honk Kong, Giappone, Inghilterra, Scozia, Brasile, Stati Uniti, Canada, Argentina, Cile, Paraguay, Sud Africa, Etiopia, Zimbowe, Marocco, Libia, Algeria, Egitto, Iran.
Ha suonato con Gilberto Gil, Enrico Rava, Dino Saluzzi, Antonello Salis, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Omar Sosa, Miroslav Vitous, David Leabman, Anthony Bowers (Simple Red), Tony Scott ecc.
È presente in buona parte della produzione discografica di Enzo Favata, Elena Ledda, Daniele Di Bonaventura.
Ha registrato anche per il cantautore Galiziano Antonio Placer e diversi dischi come Sideman.
A suo nome ha inciso due lavori sulla musica di Bach, Le “Variazioni Goldberg“ trascritte appositamente per chitarra e il primo libro del “Clavicembalo ben temperato“.
Come co-leader “Oltre il confine“ con la tromba di Giovanni Sanna Passino e “Elegiaco “ con Daniele di Bonaventura.
L’ultimo suo lavoro si intitola “Chi salverà’ le rose?, colonna sonora dell’omonimo film con il quale è stato candidato al “Globo d’oro“ nel 2017 e ha vinto il premio al Santa Marinella Film Fest come miglior colonna sonora del cinema italiano.