Isidro Ferrer | Enciclopedia visiva dei suoni | Volume I
Il Museo Nivola, dopo il suo workshop Elogio del disordine, rinnova la sua collaborazione con Isidro Ferrer con l’enciclopedia visiva dei suoni, un esercizio di disegno, tipografia e rappresentazione grafica dei suoni.
Il silenzio ha sempre goduto di una buona reputazione, ma finora quasi nessuno gli ha mai
prestato troppa attenzione.
L’immobilità forzata del confinamento a cui ci ha costretto la pandemia, ha ridisegnato mappe e geografie dei suoni.
I soliti rumori delle nostre città sono scomparsi lasciando spazio a un’infinità di piccoli suoni che per la prima volta si sono rivelati a noi con toni e volumi sconosciuti.
Un universo di suoni e lievi mormorii un tempo nascosti che oggi si rivela a noi.
Il musicista John Cage decise di indagare il silenzio nella sua forma più pura, e per questo si recò in un luogo chiamato “camera anecoica”, una stanza insonorizzata, in cui non si sente alcun rumore.
In questa stanza, dove non si aspettava di sentire alcun mormorio, sentì due suoni. Quando uscì si rivolse al responsabile: “Ci dev’essere un problema, si sentono dei suoni”.
Il tecnico gli chiese di descrivere quel che aveva udito.
Cage descrisse un suono acuto e il tecnico, all’affermazione, rispose: “Quello è il suo sistema nervoso”. Poi Cage descrisse il secondo suono, che era grave, e il tecnico rispose: “Quello è il suono del suo sangue che circola nelle vene”.
John Cage, dopo questa esperienza, poté affermare che il silenzio non esiste.
Perché non prestare attenzione all’universo di suoni che ci circonda?
Perché non provare a tradurli graficamente con un disegno e la tipografia?
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Isidro Ferrer (Madrid, 1963)
Si è laureato in Dramatic Art and Stage Design. Ha lavorato come attore in diverse compagnie teatrali finché un incidente durante un tour lo costringe ad abbandonare il palcoscenico. Inizia a lavorare al Teatro “Heraldo de Aragona” a Saragozza come layout designer nel 1988. Il tempo passato come apprendista graphic designer Peret a Barcellona è stato il momento chiave nella sua carriera professionale. Dopo questa esperienza ritorna a Saragozza dove apre il suo studio Camaleón.
Ha realizzato principalmente design editoriale, posters e illustrazione. Nella sua carriera ha ricevuto vari premi e menzioni. I suoi lavori più rilevanti sono quelli per il National Drama Centre, per il Luis Buñuel Centenary e i lavori per El País.