Domenica 22 agosto, a partire dalle ore 19, si terrà al Museo Nivola un doppio appuntamento.
Iniziamo alle ore 19 con la presentazione del libro Essere giovani non è una scusa di Danilo Lampis – dialoga con l’autore Ivana Cucca – per proseguire con la presentazione/concerto del nuovo album Eudaimonia di Andrea Cubeddu.
L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotare la propria partecipazione tramite Eventbrite al link > https://bit.ly/2V0HUEG
- Essere giovani non è una scusa – sinossi del libro
Quando un operaio sardo viene licenziato dalla fabbrica dove lavorava da più di vent’anni, la vita dei suoi due figli cambia da un giorno all’altro. Alessandro, che cercava il suo futuro a Bologna, vede infrangersi il sogno di una carriera accademica. Francesco, falegname in Sardegna, capisce che il suo lavoro sicuro può garantirgli solo una vita di frustrazioni. Le loro risposte sono alternative, quasi opposte: da un lato la realtà alienante delle consegne a domicilio e dei supermercati h24, dall’altro quella feroce di una strada senza ritorno; ma entrambe sono dettate dalla precarietà e dal desiderio di riscatto. Essere giovani non è una scusa è una vivida istantanea dei giovani del nostro tempo, un romanzo sulle aspirazioni, le paure e gli amori della “generazione rider”; una denuncia del presente e insieme, tra realtà e fantapolitica, la visione di un futuro possibile.
Danilo Lampis: nato in Sardegna, dal 2012 è nell’esecutivo dell’Unione degli Studenti, di cui è coordinatore nazionale dal 2014 al 2016. È stato uno dei leader del movimento contro la legge cosiddetta della “Buona scuola”, attivista dell’Arci e di Riders Union Bologna. Scrive per diverse testate, tra cui «Jacobin Italia», «Luoghi comuni» e «FocuSardegna». Lavora come insegnante precario e progettista sociale, fa parte di una giovane amministrazione comunale sarda ed è impegnato attivamente nel sociale.
- Eudaimonia – descrizione dell’album
L’album si intitola “Eudaimonia”, che in greco significa “felicità, beatitudine”, letteralmente “buona possessione”.
Aristotele utilizzó per primo questa parola per definire la felicità che si sperimenta nel lento processo di riscoperta di sé, frutto del dialogo instaurato con la parte di noi più interna e nascosta, che il filosofo chiamava “daimon” (una forma di coscienza ante litteram) con quella più esterna, ossia il mondo circostante. L’equilibrio tra interno ed esterno è in costante mutamento, e così la felicità che volta per volta sperimentiamo nel raggiungerlo.
Le canzoni di Eudaimonia nascono dalla fame di conoscenza e comprensione di sé e dell’altro. I testi trattano del costante dialogo che internamente muoviamo ogni giorno, sia mediante frammenti di quotidianità sia attraverso l’utilizzo del mio greco, da sempre fonte di riflessione e ispirazione.
La musica è figlia del Mediterraneo e accompagna dolcemente l’ascoltatore nel viaggio che dalle parole prende forma.
Per l’occasione, Andrea Cubeddu verrà accompagnato da Rita Brancato alle percussioni.
Andrea Cubeddu: è un cantautore sardo nato nel 1993 e cresciuto a Orani, in provincia di Nuoro, dove ha vissuto fino all’età di 19 anni. Nel 2012 si trasferisce a Milano per approfondire lo studio della chitarra. Successivamente inizia il suo percorso come artista di strada, grazie al quale approda sui palchi di club e festival in tutta la penisola. Nel 2017 è uscito il suo primo album, “Jumpin’ Up And Down”, e nel 2019 il secondo, intitolato “Weak like a Man”. Due dischi spiccatamente blues e rigorosamente in inglese. Dopo queste pubblicazioni, Andrea Cubeddu decide di mettere da parte la scrittura in lingua straniera per avere un impatto maggiore sull’ascoltatore. Dopo un lavoro di ricerca musicale, con una spiccata attenzione alle sonorità mediterranee, pubblica nel gennaio 2020 l’album “Nostos” e nel luglio del 2021, “Eudaimonìa”, interamente in lingua italiana.
* Gli spettacoli si svolgeranno all’aperto secondo le norme anti-Covid vigenti alla data del 22 agosto.